Francesco Del Cossa
Scene allegoriche e figurazioni astrologiche si affiancano alle rappresentazioni, di ampio respiro narrativo, della vita quotidiana e di corte durante i mesi primaverili. I modi di vita, le tradizioni e perfino la moda del tempo vi trovano puntuale e realistica illustrazione. Lo stile fu pesantemente influenzato da quello di Cosmè Tura, ma fu meno drammatico e meno carico di decorazione e in lui apparve una assai maggiore plasticità. Poco dopo l’esecuzione di questi affreschi, Cossa si trasferì a Bologna, presso Giovanni II Bentivoglio: sulla base di una celebre lettera di lamentele da lui rivolta al duca Borso, si è sempre attribuita questa partenza da Ferrara al trattamento economico del tutto inadeguato ricevuto per gli affreschi di Schifanoia. A Bologna l’artista portò l’influenza dell’Officina Ferrarese ed eseguì alcuni capolavori assoluti del Rinascimento italiano, come il Polittico Griffoni per la chiesa di San Petronio.
Luoghi dell'autore
Ferrara – Palazzo Schifanoia, via Scandiana
Al primo piano si trova il Salone dei Mesi, nel quale il pittore eseguì i mesi di Marzo, Aprile e Maggio.