Guido Monaco da Pomposa
Guido Monaco da Pomposa (992ca -1050ca), detto d'Arezzo.
Le numerose innovazioni didattiche da lui introdotte gli valsero l'ostilità di alcuni confratelli.
Benché non sia stato il primo a servirsi di linee nella notazione musicale, è tradizionalmente considerato l'inventore del sistema moderno del rigo, con note poste sulle linee e negli spazi. A lui si deve anche l'invenzione di un sistema mnemonico (manoguidoniana) per aiutare l'esatta intonazione dei gradi della scala (esacordo), basato sulle prime sillabe dell'inno a San Giovanni Battista:
Ut queant laxis Ut (Do)
Resonare fibris Re
Mira gestorum Mi
Famuli tuorum, Fa
Solve polluti Sol
Labii reatum. La
Sancte Iohannes. Si
("Affinché i tuoi servi possano cantare con voci libere le meraviglie delle tue azioni, cancella il peccato del loro labbro contaminato, o san Giovanni").
Tale sistema è alla base della teoria della solmisazione.
Fissato così l'intervallo esatto tra le varie note Guido inventò o perfezionò il modo di rappresentarlo con esattezza. Mentre nell'antica notazione i neumi erano disposti in ordine sparso, egli pensò di radunarli attorno a una riga tracciata sul foglio e corrispondente a una nota prestabilita, cui tosto se ne aggiunse un'altra, finché riuscì a offrire un sistema definitivo di notazione a quattro righe detto tetragramma.
Per stabilire l'altezza del semitono tracciava in giallo la linea corrispondente al do, e in rosso quella corrispondente al fa. Subito diffuso nelle regioni d'Italia, dopo l'approvazione del papa, e con maggior lentezza nelle scuole germaniche, il suo metodo fece assumere ai segni di notazione le più semplici e stabili forme di un quadrato o romboidale, con o senza codetta, forme da cui uscirono le notazione nera quadrata o romana e la romboidale o gotica.
Luoghi dell'autore
Pomposa - Abbazia
Buona parte del complesso è ancora in piedi e costituisce uno dei capolavori assoluti del romanico italiano ed europeo.