La ceramica amata dagli Este
Dame, paggi e personaggi di corte insieme a cervi, cani e conigli avvolti da cornici, medaglioni e simboli, religiosi e araldici, accompagnati da un repertorio raffinato di nastri ondulati o intrecciati, foglie accartocciate, prati fioriti e fondi puntinati: sono questi i delicati motivi di decoro tipici della ceramica graffita rinascimentale, con colori inconfondibili - giallo e verde nella nuance pastello - che il fuoco scioglie e sfuma con particolari effetti cromatici.
Il Duca Alfonso d’Este era un grandissimo estimatore della ceramica graffita ferrarese, tanto da renderla protagonista della tavola a corte. L’affascinante pratica dell’incisione e l’uso dei colori sono ancora oggi le caratteristiche principali di questa ceramica che, dopo quattro secoli, un gruppo di ceramisti ferraresi continua a realizzare con le stesse tecniche e le medesime capacità creative di un tempo, nelle botteghe e officine di Ferrara e del suo territorio. E che non si parli di artigianato, ma di opere d’arte.