Sul filo dell'acqua...gli spettacoli
“In dì 25 maggio avendosi per molti giorni innanzi preparato di fare un giuoco o bagordo in acqua alla montagnola per combattere un castello incantato, il quale castello avevano da difendere dalli cavalieri avventurieri...“ [Ippolito Roberti, Cronichetta]
Ancora oggi l’acqua è considerata un elemento spettacolare, tra fontane, luci e spettacoli acquatici. Era la fine del 1550 quando Ippolito Roberti, procuratore ferrarese, come cronista dal pubblico, descriveva con queste parole la giostra navale notturna in onore di Carlo d’Austria che prendeva vita a ridosso delle mura, quel 25 maggio.
Il letterato Giovan Battista Pigna l’aveva ideata, e l’architetto Pirro Ligorio ne aveva immaginato gli effetti scenici: all’interno di un’enorme piscina galleggiavano castelli e draghi, imbarcazioni e fontane di ferra, in un forsennato combattimento tra cavalieri armati. Un gioco pericoloso che prendea il nome di Isola Beata. Non era di certo l’unica occasione ludica sul filo dell’acqua: la corte estense amava allestire spettacoli tra le isole del Grande Fiume, ma di certo non su quell’isoletta a pochi metri di distranza dal Belvedere, lì sorgeva il lazzaretto degli appestati!