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Ferrara…sul filo dell’acqua

Ferrara - Rinascimento - Acqua. Un triangolo lungo il quale si dipana la storia di un’intera civiltà, dalla nascita del primo nucleo cittadino ai fasti della corte Estense.


“La immensa grandezza dell’acqua adunque è tanta ch’ella quasi è inesplicabile, ed è contenuta in tre luoghi: dalle viscere della terra, sopra d’essa e sopra i cieli”
: così scriveva nella sua "Hidrologia" Giovan Battista Aleotti, l’autorevole architetto idraulico di Alfonso II d’Este.

 

La civiltà si è spesso sviluppata accanto ai corsi d’acqua poiché nuclei di vita, vie di scambio e comunicazione. Il primo nucleo abitato nei pressi di Ferrara naque proprio sulla punta di terra che segnava la biforcazione tra Po di Volano e Po di Primaro.

Anche lo Stato estense e la sua storia, dunque, strinsero un forte legame con l’elemento acqua: dallo sviluppo del vero e proprio borgo cittadino sull’Isola di San Giorgio, alla corte rinascimentale, fu il corso del grande fiume Po a garantire al territorio prosperità e sviluppo economico, prestandosi a bonifiche e riorientamenti. Durante il Rinascimento, attraverso gli scambi e le comunicazioni fluviali si diffondevano mode, culture e valori oltre a prodotti e materiali.

Non solo economia ma anche svago, divertimento e socialità: spesso spettacoli, rappresentazioni e cerimoniali prendevano vita sul filo dell’acqua, per volere dei Signori.

La città UNESCO conserva ancora oggi le tracce dei vari passaggi del fiume Po nel centro storico e lungo il tratto meridionale della cinta muraria. Dal borgo di San Giorgio, attraverso la Darsena, scopriamo le storie e le tradizioni che ancora oggi legano Ferrara al suo grande fiume.

ultima modifica 11/04/2023 16:56
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