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Le torri

Sin dall’alto Medioevo il territorio di Poggio Renatico, ancora invaso da specchi palustri e boscaglie, venne fortificato dai bolognesi attraverso una discontinua linea di torri e castelli che consentiva il controllo esclusivo della pesca e del commercio fluviale, nonché la protezione dalle mire espansionistiche dei confinanti ferraresi.
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Le torri

TORRE DELL'UCCELLINO Detta anche dell’Usolino, era situata in origine lungo un’importante via di collegamento fra i territori di Bologna e di Ferrara. Eretta nel XIII secolo, faceva parte di un castello circondato dalle acque, e la sua struttura ricorda le più famose torri bolognesi. La sua mole massiccia testimonia le ragioni difensive della sua edificazione. Il presidio perse la sua importanza quando Alfonso d’Este, incurante delle proteste dei bolognesi, ne asportò la campana per ricavarne bronzo per i suoi cannoni.
TORRE DEL COCENNO (Chiesa Nuova) Sembra esistesse già prima del 1250. Sorta con funzioni di sorveglianza, fu ristrutturata nel XIV secolo, mentre l’abitazione rurale che vi è addossata risale al ‘700. Le finestre a mezza luna sotto la cornice dovevano servire per l’avvistamento e l’uso delle armi da fuoco, mentre la porta e le finestre ad arco sono state aperte più tardi.
TORRE DEL POGGIO Detta anche dell’Ortolano o Fornasini. Austera, semplice, ma affascinante, risale al XIII secolo, quando aveva per la famiglia Lambertini funzione di avvistamento dei nemici. Nel 1963 durante alcuni lavori di restauro furono rinvenuti sei affreschi entro le nicchie esterne della struttura, ora custoditi alla Pinacoteca Nazionale di Ferrara. Si tratta di un ciclo, del quale spiccano la musa Urania e la Speranza attribuito ad Amico Aspertini, uno fra gli interpreti più alti e originali del Rinascimento maturo, personalità importante della scuola bolognese.
TORRE DELL'OROLOGIO Divide il corpo orizzontale della facciata di Castello Lambertini, di cui rappresenta l’elemento più antico. La costruzione, alta 25 metri, si sviluppa su quattro piani e un tempo era sede delle prigioni del castello, di cui si conservano le robuste porte di legno munite di numerosi chiavistelli in ferro. La torre ospita l’antico meccanismo a ingranaggi dell’orologio e il congegno più sofisticato che lo ha sostituito, nonché le campane.

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Poggio Renatico
ultima modifica 05/10/2015 06:25
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