Museo del Trotto
La raccolta apporta un fondamentale contributo alla conoscenza del territorio di Migliarino, un tempo caratterizzato da un alto livello di allevamento dei cavalli. L'intero Fondo Martini offre molteplici suggestioni, curiosità e stimoli che vanno dall'ampia e spesso rarissima offerta documentaria sino alla divulgazione di un patrimonio di grande interesse per il mondo dello sport, della scuola e dell'imprenditoria del settore.
La storia
Migliarino è stata terra di grandi allevatori: Carlo Barilari, Tonino Campanati, Domenico Forti, Giacinto Bergamini e Ferruccio Vincenzi i cui nomi sono ancora legati alla toponomastica locale e alle splendide Ville padronali disseminate nel territorio. Tra XIX e XX secolo è nota infatti l'esistenza nel territorio migliarinese di ben otto allevamenti che hanno funzionato contemporaneamente fino agli anni '50, quando scomparvero annientati dalle grandi riforme agrarie. In queste scuderie sono nate oltre seicento fattrici, madri base dell'allevamento nazionale, che hanno lasciato un segno tangibile nelle principali linee di sangue indigene. Di queste, l'Allevamento Forti risulta essere fino ad ora il meglio documentato e l'unico di cui si abbia ancora testimonianza. La Scuderia Forti, situata a sud-est del paese in viale Cesare Battisti, aveva anticamente la funzione di essiccatoio per la canapa, poi venne adattata ed usata come scuderia per i cavalli da corsa al trotto. L'edificio ancora segnato nell'IGM del 1936 prospettava sul granaiello sterrato della Pista oggi scomparsa ed era costituito da singoli box per fattrici e puledri, un sistema a due volumi comprendenti box per cavalli in allenamento e un fienile. In tempo di guerra inoltre i cavalli vennero spostati ad Alberlungo presso l'allevamento sempre di proprietà dei Forti. La struttura è infatti contrassegnata dallo stemma bianco e nero che caratterizza anche la Scuderia Forti a Migliarino.
La Pista era della lunghezza di circa ottocento metri. I cavalli trottatori allevati presso la scuderia Forti: "Spencer" "Mc.Elwin" "Murillo" e "Traveler" seppero imporsi nelle corse più dure del calendario italiano lasciando testimonianza delle proprie vittorie. Degna di nota è inoltre la Scuderia di Carlo Barillari a San Vitale in cui venne allevato "Jockey" altro cavallo trottatore di grande fama. Testimonianze quindi di una antica tradizione fortemente radicata nella storia locale e documentata anche dall'esistenza di un manifesto che annuncia lo svolgersi di una corsa a Migliarino presso via Belvedere (oggi via Roma) nell'anno 1883 e dove viene inoltre citata piazza Umberto I odierna Piazza della Repubblica.
Una tradizione ancora oggi coltivata dai fratelli Vittorio e Giuseppe Guzzinati driver di fama internazionale e figli dello stesso Luigi Guzzinati che allenò i cavalli della Scuderia Forti. Proprio dal desiderio di riportare alla memoria questo antico passato nasce il Centro di Documentazione Museo del Trotto. Inaugurato il 03/09/00, il Museo del Trotto, presso l'antico edificio turrito di proprietà dei Pavanelli, "inventori" di Migliarino, conserva una ricca documentazione del fenomeno trottistico nazionale dal 1876 ad oggi. Numerosi sono i cataloghi di materiale accessorio allo sviluppo dello sport ippico accompagnati da migliaia di cartoline e distintivi degli Enti Tecnici e delle più famose Scuderie da corsa nazionali. Sono inoltre conservati all'interno del Museo cimeli di grande prestigio: il Sulky con il quale Belmez (dell'allevamento di Zanzalino) vinse il 550 Derby nell'anno 1982 guidato da Giuseppe Guzzinati, il Casco indossato da Giampaolo Minucci, driver di Varenne, vincitore al Gran Prix d'Amerique 2001.L'ultima sezione, per la quale ringraziamo Cecilia Forti Nonato, è quella dedicata alla storia locale, con foto d'epoca risalenti agli inizi del XX secolo relative a Villa Forti alle Scuderie e alla famiglia Forti stessa, tra cui una foto di Vittorio Emanuele III Re d'Italia con dedica a Domenico Forti, risalente al 1910. Accanto a Villa Forti trovano spazio le ville signorili migliarinesi testimonianza di un antico insediamento lungo il Volano tra Cornacervina e Migliarino, precedente alla trasformazione in autonoma municipalità voluta da Giuseppe Pavanelli nel 1881. Ville caratterizzate da uno stretto legame con il Volano in quanto risorsa idrica e cornice paesaggistica di grande valenza storica, come frutto delle trasformazioni ottocentesche. In esse sono conservati soffitti e pareti abilmente affrescati arredi e cappelle propri del vissuto signorile, le cui foto sono esposte all'interno del Museo.
Orari
Il Museo apre su richiesta contattando il Sig. Luigi Padroni ai seguenti recapiti: Tel.335 8267863; e-mail: luigi.padroni@libero.it
Tariffe
Ingresso libero.
Contatti
Come arrivare
In auto: Raccordo Autostradale Ferrara-Porto Garibaldi, uscita Migliarino; entrare in paese proseguendo per via Roma, via Robustini e piazza Libertà, fino a via Garibaldi. Circa 40 km.