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Sezioni

Dall’opera al contesto

Congressi, convegni, conferenze, seminari

Ciclo di incontri a Palazzo Bonacossi
Immagine dell'evento

Programma

Giovedì 27 aprile, ore 16:00
Marialucia Menegatti
Le Storie di Enea di Dosso Dossi per Alfonso I d'Este
Le dieci Storie di Enea realizzate da Dosso Dossi per il fregio del camerino delle pitture di Alfonso I d'Este sono oggetto, dopo la devoluzione di Ferrara alla Santa Sede nel 1598, di complicate traversie collezionistiche. La conferenza seguirà l'affascinante percorso delle tele tra collezioni e istituzioni italiane e straniere e affronterà il tema, ancora oggi molto dibattuto tra gli storici dell'arte, della loro originaria  ubicazione nel camerino del duca estense e della scelta, da parte del committente, di dedicare un ciclo alla figura dell'eroe troiano Enea nella stessa stanza in cui erano appesi i celebri "Baccanali" di Tiziano, Giovanni Bellini e dello stesso Dosso.
Marialucia Menegatti è Storica dell’arte all’Università degli studi di Padova

Giovedì 25 maggio, ore 16:00
Chiara Guerzi
Il ciclo venatorio della loggia di Belfiore: una perduta decorazione del tempo di Alberto V d’Este
Oggi non più esistente ma originariamente ubicata nell’immediata periferia nord della città, la delizia di Belfiore ha rappresentato nel contesto delle dimore estensi uno dei capitoli più rilevati del mecenatismo della casata tra Tre e Quattrocento. Famosa soprattutto per avere ospitato il celebre studiolo di Leonello, fu però oggetto di campagne decorative già dagli anni immediatamente successivi la fondazione (stimata al 1391) ad opera di Alberto d’Este (1388-1393), stando a quanto desumibile dalla descrizione fornita da Giovanni Sabadino degli Arienti nel suo De Triumphis Religionis. Da tale testo è possibile desumere una puntuale evocazione del ciclo, che un tempo decorava il muro di fondo della loggia del palazzo e che aveva per protagonista il marchese Alberto. Tale obliata decorazione verrà approfondita mediante il confronto con documenti testuali e iconografici inerenti contesti decorativi coevi di ambito italiano e soprattutto transalpino, in particolare manuali di caccia.
Chiara Guerzi è Storica dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Bologna

Giovedì 8 giugno, ore 16:00
Franco Cazzola
Le castalderie estensi tra XV e XVI secolo. Produzione agricola e delizia per la corte
I possedimenti terrieri accumulati dalla famiglia Estense, in particolare da Nicolò III e da Borso d’Este, erano sparsi nel territorio ferrarese e nel Polesine di Rovigo. Diversi di questi appezzamenti, spesso destinati allo svago e alla caccia erano affidati alla cura di un castaldo. Responsabile della gestione economica delle terre messe a coltura e della casa di caccia, il castaldo doveva rendere conto alla camera marchionale o ducale degli investimenti fatti nella residenza e nella gestione agricola del territorio sottoposto a ciascuna castalderia. Svago del principe, ma anche sua residenza ufficiale mobile nelle attività diplomatiche e di governo, le castalderie del ferrarese nel loro insieme offrivano prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento per le necessità alimentari e di rappresentanza della corte ducale. Qualche esempio di studio mostrerà il ruolo della castalderia suburbana di Belfiore e il ruolo economico importante della grande castalderia di Casaglia estesa su oltre mille ettari, per non parlare di quella “di rappresentanza” di Belriguardo collocata in territorio fertile e collegata artificialmente al Po di Volano con un apposito canale.
Franco Cazzola è Presidente della Deputazione ferrarese di storia patria, già professore di storia economica all’Università di Bologna

Lunedì 2 ottobre, ore 16:00
Francesca Acqui
Borso e il Liocorno. Una medaglia e il suo simbolismo
Se c’è un oggetto che, più di tutti, celebra gli uomini, commemorando le imprese e le opere e registrando gli avvenimenti più importanti della società, della cultura, della politica e dell’economia, questa è senz’altro la medaglia. Ed è proprio dalla medaglia con Liocorno, una delle più note realizzate da Lixignolo per Borso d’Este, che partirà il racconto, mostrando come l’uso di un linguaggio allusivo sia in realtà utile alla rappresentazione di programmi d’intervento, quale quelli delle bonifiche, di capitale importanza per Ferrara e il suo territorio. D’altra parte, l’uso figurativo di questo animale fantastico, tanto caro a Borso d’Este, ha in realtà una storia lunghissima che verrà in parte riproposta, partendo dalla sua origine nel paleolitico superiore, passando per il mondo greco, romano, medievale, fino ad arrivare alle straordinarie riproduzioni rinascimentali della corte estense.
Francesca Acqui è Conservatrice archeologa e numismatica presso i Musei di Arte Antica di Ferrara

Lunedì 9 ottobre, ore 16:00
Romeo Pio Cristofori
Il crocifisso ligneo del Museo Schifanoia e l’immagine di Cristo a Ferrara nel XV secolo
La riscoperta e il restauro del monumentale Cristo ligneo della chiesa di San Cristoforo alla Certosa, oggi esposto nel percorso espositivo del Museo Schifanoia, ha nuovamente riacceso l’attenzione per la scultura a Ferrara nel secondo Quattrocento. Oscurati dai grandi interpreti pittorici dell’Officina longhiana, scultori di grande qualità e non banale estro creativo si muovevano nel territorio del Ducato
lasciando opere in gran parte ancora da scoprire e studiare. Tra queste spiccano, realizzati con diverse tecniche e innumerevoli supporti, le raffigurazioni di Cristo crocifisso che negli anni a cavallo tra Borso ed Ercole I d’Este occuparono gli innumerevoli spazi sacri della città e del territorio. Partendo dall’opera dei Museo Civico ferrarese ci si sposterà quindi alla scoperta di altri capolavori quattrocenteschi delineando i primi passi di una ricerca ancora in corso e dagli esiti tutt’altro che scontati, con l'obiettivo di introdurre ad un pubblico sempre più ampio la riscoperta di un patrimonio diffuso.
Romeo Pio Cristofori è Conservatore storico dell’Arte presso i Musei di Arte Antica di Ferrara
Info: 392 3421520  amicimuseiferrara@libero.it

Dove

Palazzo Bonacossi - Salone d’Onore - Via Cisterna del Follo, 5 - Ferrara

Quando

27 aprile, 25 maggio, 8 giugno, 2 e 9 ottobre 2023

Tariffe

L'ingresso è libero

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ultima modifica 27/04/2023 16:45
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